venerdì 28 maggio 2010

Riflettere costruttivamente

riflessione
"Rifletti costruttivamente non in modo distruttivo" mi ha suggerito qualcuno una volta... "sembra facile" è la prima cosa che mi è venuta in mente.

Si, sembra semplice ma non lo è soprattutto per chi si sente incapace di costruire qualcosa. Costruire ha a che fare con l'essere creativi, con il porsi attivamente nei confronti delle situazioni, con lo stare bene con se stessi, con l'avere fiducia nelle proprie capacità. In ogni campo, con qualsiasi persona ed in relazione a qualunque cosa, si può essere "costruttori" di idee, relazioni, progetti. Oppure si può essere passivi a ciò che creano gli altri.




Anche nelle situazioni più estreme, quando sembra mancare tutto, si può ricorrere alla propria forza interiore, alla propria integrità per trovare il modo di "attivarsi", di costruire. Non sono pochi gli esempi di uomini che sono riusciti a superare situazioni più o meno drammatiche.

Nella quotidianità capita di affrontare, ad esempio, momenti di tristezza e si può imparare a rifletterci su per cercare di comprenderne il significato. Ottimo! Ma questa riflessione può essere ancora più negativa se consiste nel supportare la tristezza e nel trovare le ragioni per cui si ha il diritto di essere tristi. La tristezza trova il suo appiglio nell'insicurezza e tutto ciò non ha niente di costruttivo: c'è una persona che si butta giù e non riesce a trovare la strada per riprendersi.

Ovviamente sto parlando di situazioni "banali": può un esame andato male mandarci in crisi rispetto alla nostra scelta universitaria? o l'incapacità di rispondere alla domanda di un amico, calpestare completamente l'autostima? Si, può!! e, da un certo punto di vista, è un bene mettersi in discussione. Lo è di meno limitarsi a riflettere in maniera distruttiva.

Possiamo farci vittime di quella situazione; possiamo non prenderci la nostra responsabilità; possiamo scegliere di non pensare a come possiamo migliorare le cose. Il che è legittimo. Fino ad un certo punto però e non perchè c'è qualcosa di giusto o sbagliato ma a cosa ci serve crogiolare nella tristezza o nella rabbia? Ci fa realmente stare meglio a lungo termine? Ci offre oppurtunità di cambiare le cose per cui si è tristi o incazzati o di cambiare il nostro modo di viverle?

Riflettere costruttivamente significa, forse, fare i conti con la realtà, assumersi le proprie responsabilità, individuare possibili strade risolutive ed impegnarsi affinché le cose vadano meglio. Può essere molto più difficile e doloroso. Diciamolo: è più comodo essere tristi, arrabbiati, nervosi.

No, non è per niente facile riflettere costruttivamente ma è assolutamente auspicabile!

Non credi?