domenica 3 ottobre 2010

Vita da talibé

Le città senegalesi sono piene di bambini (di età non superiore ai 12 anni) che girano in gruppo per le strade, si intrufolano nel traffico e si appostano fuori gli alberghi, le banche ed i ristoranti. Sto parlando dei "talibé", studenti di scuole coraniche (daaras) trasformate in centri di sfruttamento minorile per opera di professori (marabouts) che li obbligano a chiedere l'elemosina anche fino a 10 ore al giorno.




Sono venuta a conoscenza di questa triste realtà tramite una mia cara amica che si trova in Senegal per lavoro ma soprattutto per passione (questo è il suo blog: http://toubabnera.blogspot.com/).

Questo fenomeno è molto radicato nella cultura senegalese: oggi centinaia di migliaia di bambini sono mandati dai loro genitori in queste scuole coraniche di tradizione secolare, per imparare il corano ed essere tenuti in condizioni di vita migliori di quelle che potrebbe offrire la famiglia. Non in tutte le scuole, infatti, è presente questo tipo di vita ma è ormai risaputo che molti di questi professori obbligano i bambini a vivere in condizioni che si avvicinano alla schiavitù.

Il "regolamento" prevede che ogni bambino deve portare quotidianamente una certa quota di soldi e cibo al proprio professore che ne farà un uso personale e soltanto l'idea di non obbedire o non riuscire ad accaparrarsi la quota richiesta, è fonte di terrore. La punizione, infatti, è immediata ed estremamente brutale: colpi violenti con fili elettrici, bastoni o manganelli. Il prezzo di una tentata fuga poi lascia cicatrici a vita.

Oltre a questo impegno quotidiano, i bambini devono cavarsela da soli ed affrontare i pericoli, le malattie, le disavventure che la strada gli riserva: ogni giorno devono provvedere a trovare il cibo che gli permette di sopravvivere e gli viene negata qualsiasi forma di assistenza medica. Anzi, ammalarsi significa elemosinare di più per potersi comprare i medicinali necessari a guarire.

Lo sfruttamento, l'insufficiente e cattiva alimentazione, le condizioni igieniche e psicologiche che caratterizzano la vita di questi minori violano tutti i diritti dell'infanzia nazionali e internazionali e sono legati ad una mancanza di regolamenti che hanno permesso la trasformazione dell'educazione religiosa in sfruttamento economico.

Human right watch, una ONG che si occupa della difesa dei diritti umani, ha condotto uno studio sul fenomeno e intervistato circa 175 talibé. Il governo senegalese e la comunità internazionale sono chiamati ad intervenire affinché provvedimenti repentini pongano fine a questo tragico fenomeno e affinché venga restituita l'infanzia a migliaia di bambini.

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