sabato 9 ottobre 2010

Muay Thai: un'arte marziale anche per i bambini



La settimana scorsa a Capri è stata organizzata la Prima Giornata dello Sport, una manifestazione dedicata a tutte le attività sportive dell'isola e un'occasione per riflettere sul rapporto tra arti marziali e bambini. L'evento si è svolto in diverse location: nella piscina di un hotel isolano c'erano i corsi di acquagym, sui campi di terra rossa gli appassionati di tennis e nei giardini pubblici della Flora Caprense le esibizioni di danza classica.




Nella sala interna del Centro Congressi isolano, invece, c'è stata l'esibizione di Muay Thai. Questa disciplina marziale viene considerata una delle più violente in assoluto a causa dell'utilizzo di calci, pugni, gomiti e ginocchia. Eppure all'esibizione hanno preso parte anche tanti bambini del pubblico, bambini che sono stati guidati verso le basi di questa arte millenaria dall'istruttore Francesco della Corte e dagli allievi più grandi.

Cosa significa tutto questo? In primo luogo, in un'arte marziale come la Muay Thai (ma anche come il Karate, il Judo, etc) la violenza viene incanalata in un percorso sicuro e moderato da norme ben precise. E questo può essere un vantaggio per gli adulti ma soprattutto per i bambini che iniziano ad essere già padroni della propria capacità fisica e, al tempo stesso, vengono educati al corretto uso della forza.

Credo che un'educazione alle arti marziali fatta di controllo del proprio corpo e rispetto dell'avversario sia una buona strada anche per affrontare i casi quotidiani di violenza e bullismo.