giovedì 26 maggio 2011

Libere a Napoli

Sulla pagina del 25 maggio della mia agenda c'è scritto a caratteri cubitali ore 21.00 Libere al Teatro Sannazzaro di Napoli. L' ho scritto un pò di tempo fa per paura di dimenticarmene: volevo esserci! E come me molte persone.
Infatti, quando sono arrivata lì c'era una fila corposa e i posti erano già finiti ma nessuno aveva voglia di rinunciare. Abbiamo aspettato e finalmente ci hanno fatti entrare. Un pò di spinte, qualche giro per trovare un posto da cui fosse possibile vedere il palco e lo spettacolo ha avuto inizio.




Il testo teatrale molto bello è stato elaborato dal gruppo Di nuovo come spunto di riflessione sulla condizione della donna in Italia. Lo spettacolo è un dialogo tra una donna matura che ricorda la sua giovinezza vissuta all'insegna della lotta femminista e della speranza di cambiare le cose e una ragazza arrabbiata e delusa da una realtà che non le permette di godere della sua libertà e dei suoi diritti. Una giovane laureata a cui è negata la possibilità di fare il lavoro che la appassiona, che arriva addirittura a comprendere la scelta di vendere il proprio corpo per realizzare i desideri, che è terrorizzata dall'idea di avere un figlio. La rabbia iniziale verso la donna adulta si trasforma nella consapevolezza che, nonostante le diversità, i desideri e le speranze sono le stesse: non smettere di lottare.

Uno spettacolo molto emozionante che comunica positività, coraggio nell'impegnarsi e che fa riflettere e parlare. Ne è nato un dibattito sulla condizione della donna in Italia, sulla necessità di non restare più ferme a guardare violenze, discriminazioni, diritti negati.

La realtà quotidiana ci insegna che non si può considerare tutto già acquisito e non si può attribuire la colpa alle generazioni passate, bisogna invece imparare dagli errori e, con l'utilizzo di nuovi e più adeguati strumenti, dar spazio alla voce delle donne portatrice di un modello di femminilità caratterizzato dalle qualità proprie del genere femminile, considerandole diverse da quelle maschili, né inferiori né superiori.

Ps. Sulla Facebook FanPage di Pensieri e dintorni trovi il trailer dello spettacolo.