martedì 11 gennaio 2011

Quando la “stanza del bambino” è la cella di un carcere

bambini in carcere
Il rischio evolutivo nella fase precoce di vita può essere inteso come l’impossibilità dell’ambiente di garantire un’accoglienza e una risposta adeguate alle esigenze del bambino. Esistono numerosi fattori di rischio in grado di minare la relazione madre-figlio “sufficientemente buona” che è la base per la salute psico-fisica del bambino ma è difficile, se non impossibile, individuarli in un’ottica lineare di causa-effetto.



Resta, tuttavia, fondamentale individuare situazioni e contesti in cui i bambini vengono esposti ad alte possibilità di rischio evolutivo per formulare interventi di prevenzione volti al sostegno della relazione primaria.

Partendo da questo punto di vista, un ambiente molto interessante risulta il contesto carcerario e la forte presenza in Italia di bambini costretti a condividere l’esperienza di reclusione con le madri. La legge 354 sul Trattamento penitenziario, creata per tutelare la fondamentale relazione madre-bambino, prevede la possibilità per le madri di tenere presso di sé i bambini di età compresa da 0 a 3 anni.

La stessa legge prevede la predisposizione di strutture idonee all'accoglienza dei bambini (asili nido) ma ciò non corrisponde nella realtà ad un miglioramento della qualità della vita di questi minori. Si riscontrano anzi frequenti disturbi e difficoltà come l'inappetenza, la difficoltà ad acquisire le regole, l'apatia.

Una possibile soluzione alternativa, attenta alle esigenze dei più piccoli è l’ esperienza dell’ Icam di Milano, primo esempio di custodia attenuata in Italia per madri detenute con figli da 0 a 3 anni. Una struttura che degli istituti di pena conserva solo il regolamento mentre è profondamente distante per il suo aspetto: non ci sono sbarre, gli operatori della polizia sono in borghese, sono presenti educatori il cui ruolo è quello di sostenere le madri nella reazione con i propri figli.

Mi auguro che tale struttura diventi un punto di riferimento da cui partire per un progressivo e necessario miglioramento della vita di questi bambini che non meritano di pagare un prezzo così alto per azioni compiute dalle loro madri!