Si avvicina l'alba del nuovo anno e con essa iniziano a fioccare commenti e bilanci. C'è chi non vede l'ora di salutare questo 2010 pieno di guai e chi, invece, è contento di come sia trascorso. Tutti però, come ogni anno, si aspettano grandi cose dall'anno che verrà.
Questo è il momento dei buoni propositi, delle promesse, delle preghiere e dei sogni; in cui si vive realmente la sensazione di passare a qualcosa di nuovo; di grande entusiasmo ed euforia. Io mi sono sempre chiesta quale fosse il senso e cosa cambia tra un anno e un altro?!
All'improvviso ti ritrovi a fare il countdown. Pochi secondi e l'anno nuovo e tanto atteso è iniziato: cosa è cambiato? Poco e niente. Dopo le ore sfrenate della notte e qualche giorno di speranza e contentezza, il ritorno alla quotidianeità spazza via tutto. Il nuovo anno, come tutti i precedenti, porta con sé momenti di sconforto e rabbia alternati a momenti di felicità e soddisfazione.
Quello che può cambiare veramente è il nostro modo di affrontare la vita, di impegnarci per farla andare nel verso più idoneo al nostro benessere, di godere delle cose belle e di reggere al dolore, cercando sempre il senso di ciò che viviamo.
E dato che siamo pigri e abbiamo bisogno di occasioni per impegnarci, possiamo approfittare della fine dell'anno per pensare un pò, non illudendoci che cambierà tutto e che i sogni si avvereranno per uno strano meccanismo solare o per il cambiamento di verso della ruota della fortuna, ma cercando di leggersi dentro per capire cosa possiamo migliorare.
Tutto questo può sembrare banale ma mi piace ricordarlo nel momento dell' anno in cui tutti tendono a spostare da se stessi il centro della propria esistenza, delegando ad altri o alle esperienze sfortunate l'andamento della propria vita.
La fine dell' anno porta con sé la malinconia del tempo che passa ma anche l'avventurarsi verso un futuro ignoto tutto da costruire. Io preferisco questa seconda accezione.
Auguri a tutti!!