domenica 31 ottobre 2010

ProAna e ProMia: un reale aiuto?



Ho appena terminato di seguire una conversazione su una chat tra ragazze favorevoli all'anoressia. Una di queste ragazze chiedeva consiglio su come comportarsi in caso di pranzi di famiglia. Le è stato suggerito di mangiare e vomitare, oppure di chiacchierare e bere molto in modo da perdere tempo fino all'arrivo del cameriere che porterà via il piatto (pieno ovviamente).



 Conversazioni e post simili si possono trovare sui blog ProMia e ProAna, aggiornati rispettivamente da ragazze bulimiche ed anoressiche. Ragazze che, oltre a parlare delle proprie esperienze, danno consigli su diete e comportamenti da seguire per perdere peso e raggiungere il loro ideale di bellezza.
Ad un primo impatto la scoperta di questi blog è stata agghiacciante per me. Qui c'è il contatto con la reale e quotidiana sofferenza di chi convive con queste malattie. Ho pensato subito a quanto rischiosa possa essere questa comunicazione per le adolescenti che si vedono brutte, isolate e che potrebbero trovare delle risposte in questo stile di vita. E che potrebbero trovare delle amiche con cui confrontarsi. Anche se solo virtualmente.
Ma dopo questa prima reazione di pancia (mo ci vuole) è giusto chiedersi cosa significa per queste ragazze poter condividere tutto quello che, altrimenti, vivrebbero in completa solitudine. Questi blog possono diventare una forma di auto-aiuto, contando anche sulla possibilità di rimanere anonimi sul web, o solo un modo per rafforzare il legame con questa terribile malattia? Questi blog sono una richiesta di aiuto sommersa?
Difficile trovare una risposta! Se vuoi approfondire l'argomento dei blog ProAna e ProMia ti consiglio di dare uno sguardo a questo articolo di AAOF con alcuni esempi delle diete e dei racconti che si trovano su questi spazi web.